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PIANTE VELENOSE

Ecco un elenco di piante velenose per i gatti (ovviamente non solo per i gatti siberiani) con le relative foto e descrizione. Buona lettura!

L'Aconito napello (nome scientifico Aconitum napellus) è una pianta erbacea della famiglia delle Ranunculaceae con la sommità del fiore somigliante vagamente ad un elmo antico. È una delle piante più tossiche della flora italiana diffusa nelle zone montagnose delle Alpi.
L'aglio (Allium sativum L.) è una pianta coltivata bulbosa, assegnata tradizionalmente alla famiglia delle Liliaceae, ma che la recente classificazione APG III attribuisce alle Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae).[1] Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
L'Agrifoglio (Ilex aquifolium L.), detto anche Aquifoglio, Alloro spinoso, Pungitopo maggiore, è una pianta appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae. Albero o arbusto dioico alto fino a 10 m, ha chioma piramidale, corteccia liscia grigia e rami verdastri, spontaneo in Italia, dal fogliame verde scuro lucente, decorativo, con varietà variegate di bianco, crema o giallo, e frutti che offrono un decorativo contrasto con il colore delle foglie, che sono alterne o sparse, ovali o ellittiche, coriacee, persistenti, a margine spinoso nei rami più bassi delle giovani piante, intero nelle piante adulte, fiori piccoli riuniti in fascetti ascellari, con 4 petali di colore bianco o rosato, unisessuali, quelli maschili hanno 4 stami quelli femminili un pistillo con ovario supero sormontato da 4 stimmi quasi sessili, durante l'inverno portano drupe globose di colore rosso vivo lucente a maturazione, contenenti 2-4 semi.
L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lauraceae, diffusa nelle zone di clima mediterraneo.Si presenta, poiché sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m. È una pianta perenne.
Amaryllis è un genere di piante della famiglia delle Amaryllidaceae, originario del Sudafrica. Sono piante bulbose alte circa 70 cm, spesso confuse con il genere Hippeastrum da cui si distinguono per i fiori in numero maggiore e di dimensioni minori; il nome del genere deriva dal greco e significa splendere
L'azalea e il rododendro sono piante appartenenti al genere Rhododendron della famiglia delle Ericaceae, originario dell'Eurasia e America. Il nome deriva dalle parole greche ῥόδον (rhodon, rosa) e δένδρον (dendron, albero). Tale genere comprende oltre 500 specie, infiniti ibridi e varietà, di piante arbustive, che vanno da 40 a 90 cm[2], con chiome a portamento aperto, grandi, ruvide, ovali[3] o lanceolate[2], di colore verde scuro lucido[2] superiormente, più chiare o di colore rugginoso sulla pagina inferiore, con il margine glabro e revoluto[4], fiori semplici o doppi[4], dai colori vistosi, campanulati, con lobi a volte ondulati, riuniti in grandi mazzi, alle estremità dei rami.[4] Fioriscono fra la primavera e l'estate, a seconda della specie
Buxus - Bosso: genere delle Buxaceae, arbusto cespuglioso sempreverde, ramoso compatto con fusto rami e legno giallastro, pianta moderatamente velenosa, foglie generalmente opposte picciolate o sessili, ellissoidali, coriacee di colore verde più o meno scuro e lucente, fiori monoici piccoli sessili, i frutti sono capsule coriacee con pochi semi oblunghi. Si trova spontaneo in luoghi rocciosi, aridi anche calcarei, in Europa, Asia e Africa.
Il Giglio del Nilo (Zantedeschia, Spreng. 1826) è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Araceae, originario dell'Africa. Le specie appartenenti al genere Zantedeschia sono meglio conosciute come "Calla" dal greco "Kalos=bello". Chiamata comunemente Calla, è una pianta perenne sempreverde, dotata di un rizoma oblungo, di grandi dimensioni, foglie basali largamente sagittate, con lunghi piccioli, infiorescenze primaverili, solitarie, di colore bianco, composte da una lunga spata a forma d'imbuto, e da uno spadice biancastro eretto, fiori monoici.

Calicanthus

Generalità: il genere calicanto comprende quattro specie di alberi e arbusti, decidui, rustici, coltivati prevalentemente per i fiori appariscenti ed assai profumati. Si tratta di piante rustiche, resistenti al freddo, che non necessitano di particolari cure. Crescono meglio in terreni ricchi e ben drenati. Prediligono posizioni soleggiate, ben ventilate, possibilmente protette dai venti freddi invernali.
Campanula è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Campanulaceae, dall'aspetto di erbacee annuali o perenni dal tipico fiore a forma di campana.
La Canapa (Cannabis sativa) è una pianta a ciclo annuale della famiglia delle Cannabaceae coltivata, specialmente nel passato soprattutto per usi tessili ma in cui è presente, in percentuali variabili a seconda della varietà, una sostanza stupefacente.
Chrysanthemum è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae che comprende piante erbacee perenni o annuali, originarie di molte parti del mondo, dall'Europa alla Cina, con numerosi ibridi e varietà coltivati come piante ornamentali in floricoltura e nel giardinaggio. Il nome in greco vuol dire “fiore d'oro”.
Colchicum o Colchico è un genere di piante (Liliaceae o Colchicaceae) molto comune in Italia. Da non confondere con un altro genere simile nella nomenclatura, il Crocus. ATTENZIONE: è una pianta velenosissima, talvolta confusa con aglio selvatico o con insalata selvatica, ha sapore molto gradevole, ma le sue tossine sono mortali e non esiste antidoto. Nel dubbio evitate qualsiasi contatto, anche topico
Crocus è un genere di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Iridaceae. Sono piante erbacee perenni dalla tipica infiorescenza a forma di coppa. La famiglia delle Iridaceae comprende un gruppo abbastanza omogeneo di piante con un'ottantina di generi e circa 1000-1500 specie (il numero dipende dalle varie classificazioni), mentre il genere Crocus comprende circa 80 specie di cui una trentina sono coltivate e 15 sono presenti nella flora spontanea italiana.
Le Dieffenbachia (Dieffenbachia, Schott 1829) sono un genere con circa 30 specie di erbacee perenni sempreverdi, con foglie variegate molto grandi, oblunghe, macchiate o marmorizzate di bianco, avorio o verde chiaro, sul corto fusto robusto, fiori insignificanti a volte raccolti in una pannocchietta. Originaria dei paesi tropicali dell'America centrale e dell'Asia, l'interesse come pianta ornamentale è dato dalla forma e colore del fogliame, la Dieffenbachia è anche una pianta tossica in quanto dalle ferite può fuoriuscire una linfa velenosa, con una notevole attività irritativa e caustica per contatto con la bocca e gli occhi e le mucose in genere, se vengono ingerite parti di foglia o fusti l'edema e l'infiammazione dal cavo orale si estenderà all'esofago e allo stomaco, per i bambini e i piccoli animali domestici può risultare tossica anche l'acqua delle annaffiatura venuta a contatto con la pianta.
La digitale (Digitalis L.) è un genere erbaceo della famiglia delle Scrophulariaceae (la stessa della bocca di leone), con fiori che hanno una caratteristica forma simile a un ditale – da cui il nome. I fiori sono riuniti in racemi terminali unilaterali all'apice del fusto. La specie più nota è la Digitalis purpurea, a fiori rossi; cresce nei boschi e nei prati aridi dell'Europa centro-meridionale, spesso inselvatichita. In Italia cresce anche la Digitalis ferruginea.
Edera è un genere di piante della famiglia delle Araliaceae, comprendente numerose specie, tra cui la comunissima edera (Hedera helix), pianta lianiforme rampicante, comune nei giardini e nei nostri boschi dal mare al monte; ha fusti lignificati ramosi, aderisce facilmente al substrato grazie alle radici avventizie aggrappanti, raccolte in tipici fascetti, le foglie sono lungamente picciolate, coriacee, intere di colore verde scuro; mostra evidente eterofillia con foglie palmato-lobate sui rami vegetativi, e ovato-romboidali sui rami fioriferi che portano in settembre o inizio ottobre piccoli fiori verdastri; produce piccole bacche nerastre o giallognole contenenti due o tre noccioli. Le specie coltivate come piante ornamentali sono varietà e ibridi ottenuti da Hedera helix a foglie variegate o da Hedera canariensis a foglie più grandi.
Il genere Euphorbia comprende un vasto numero di piante dicotiledoni della famiglia delle Euphorbiaceae, erbacee o legnose a seconda della specie. Il termine Euphorbia deriverebbe dal nome del medico greco Euphorbus, che utilizzava il succo lattiginoso prodotto da queste piante nelle sue pozioni. Era il medico personale di Giuba II e fu questo dotto sovrano a denominare così in suo onore la pianta, all'interno di un trattato che scrisse per illustrarne le virtù terapeutiche.
  Il genere Ficus, della famiglia della Moraceae, comprende oltre 800 specie di piante originarie delle zone tropicali e subtropicali. Le specie di questo genere possono presentarsi in forma di alberi, arbusti o rampicanti. Hanno foglie semplici con margine lineare a volte lobato e fiori raccolti in particolari infiorescenze denominate siconi.
  Il Filodendro (Philodendron), è un genere delle Araceae originario delle zone tropicali del globo, il nome del genere è di origine greca e deriva da "Filos = amico" e "dendros = albero" che significa 'che ama l'albero', e sta ad indicare il portamento rampicante di alcune specie del genere. Comprende moltissime specie dal fusto ascendente, alte da 50 cm a 3 m ed oltre, talvolta rampicanti, con radici avventizie, foglie persistenti, cuoriformi più o meno acuminate, di grandi dimensioni, simili al genere Monstera con cui vengono a volte confuse.
  Il Gelsomino è un genere di piante (che include varie specie del gelsomino) appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Comprende circa 200 specie arbustive e rampicanti alte fino a 4-6 metri, tra cui le più note e coltivate come piante ornamentali sono: il Gelsomino comune (Jasminum officinale), il Gelsomino di Spagna (Jasminum grandiflorum), il J. azoricum e il J. polyanthum; specie più rustiche a fiore giallo e fioritura a fine inverno sui rami nudi, sono il J. nudiflorum e il J. Primulinum. I fiori sono comunemente piccoli e di colore bianco, però esistono anche specie i cui fiori hanno sfumature di rosa sulla pagina inferiore dei petali.
  Gloriosa è un genere di piante della famiglia delle colchicaceae (class. filogenetica), originario delle zone tropicali dell'Africa e dell'Asia. Dato che secondo la classificazione tradizionale andrebbe però attribuita alle Liliaceae, la pianta viene chiamata ancora, sporadicamente, giglio rampicante. Si tratta peraltro del fiore nazionale dello Zimbabwe (Rhodesia). la Gloriosa è infatti rampicante. È apprezzata per la bellezza insolita del fiore, dotato di sei tepali gialli e rossi, oppure arancioni, con bordo ondulato. Perde le sue foglie durante la cattiva stagione (la stagione secca nelle sue terre, quella fredda nei paesi temperati). Il tubero conserva sottoterra una riserva di energia da utilizzare per il successivo ciclo vitale. Tutte le parti della pianta contengono la velenosa colchicina.la Gloriosa è infatti rampicante. È apprezzata per la bellezza insolita del fiore, dotato di sei tepali gialli e rossi, oppure arancioni, con bordo ondulato. Perde le sue foglie durante la cattiva stagione (la stagione secca nelle sue terre, quella fredda nei paesi temperati). Il tubero conserva sottoterra una riserva di energia da utilizzare per il successivo ciclo vitale. Tutte le parti della pianta contengono la velenosa colchicina.
  Giunchiglia o Narcissus è un genere che fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae ed è originario dell'Europa. Il suo nome deriva dalla parola greca narkào (= stordisco) e fa riferimento all'odore penetrante ed inebriante dei fiori di alcune specie. Alcuni sostengono, invece, che derivi dalla parola persiana che indica questa pianta نرگس e che si pronuncia Nargis. Esso comprende molte specie bulbose divise in varie sezioni, con alcune specie spontanee in Italia come il Narcissus poēticus L., noto col nome di Narciso selvatico o Fior di maggio, diffuso nei luoghi erbosi e boschivi dal clima fresco.
  Pianta rampicante del genere delle Fabaceae, nota col nome comune di Glicineo o Wisteria, molto usata come specie ornamentale per la vistosa e profumata fioritura primaverile. Il nome del genere è stato attribuito in onore di Gaspare Wistar (1761-1818), rinomato studioso di anatomia di Filadelfia, e comprende meno di dieci specie arbustive rampicanti, un tempo attribuite al genere Glycine, e classificate da alcuni autori anche con il nome di Wistaria. Le Wisteria crescono avvolgendosi attorno a qualunque supporto in senso orario o antiorario, fino a 20m in altezza e 10m in orizzontale. La Wisteria più estesa al mondo si trova a Sierra Madre nella Contea di Los Angeles, (California): occupa una superficie di oltre 0.4 ettari e pesa 250 tonnellate.
  Hydrangea L. - Ortensia è un genere di piante della famiglia delle Hydrangeaceae, originarie della Cina e del Giappone, comunemente note come ortensie. Il genere comprende diverse specie di piante legnose arbustive originarie e molto diffuse nelle regioni orientali dell'Asia e dell'Himalaya. La particolarità di questa pianta sono i fiori, riuniti in infiorescenze più o meno sferiche, dette corimbi o pannocchie, che portano fiori per lo più sterili, soprattutto quelli esterni, per cui sono sostituiti dai sepali, grandi e petaliformi, mentre le altre parti fiorali sono abortite.
  L'ippocastano o castagno d'India (Aesculus hippocastanum) è un albero molto usato come ornamentale nei viali o come pianta isolata. Crea una zona d'ombra molto grande e fitta. L'Ippocastano può arrivare a 25-30 metri di altezza; presenta un portamento arboreo elegante ed imponente. La chioma è espansa, raggiunge anche gli 8-10 metri di diametro restando molto compatta. L'aspetto è tondeggiante o piramidale, a causa dei rami inferiori che hanno andamento orizzontale.
  Il ligustro comune (Ligustrum vulgare L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleaceae. È un arbusto o un piccolo albero, alto fino a 3 metri; i rami, coperti da una pubescenza sottile, sono diritti, sottili e sono talvolta usati per fare cesti. Le foglie sono normalmente caduche ma talvolta persistono per tutto l'inverno e cadono a primavera, dopo lo sviluppo di quelle nuove; sono opposte a due a due, sono ellittiche od ovali, lanceolate, hanno un breve picciolo e il loro margine è intero; la superficie, glabra, è lucente nella pagina superiore e opaca in quella inferiore. I fiori, profumati, sono riuniti in una pannocchia densa all'apice dei rami; il calice, tubulare, è terminato da quattro denti; la corolla, bianca, ha la forma di un imbuto con una porzione basale tubulare e quattro lobi ovali con apice acuto. Il frutto è una bacca tondeggiante di colore nero sia esternamente che nella polpa, dove sono affondati uno o due semi, cresce ai margini dei boschi e lungo le siepi.
  Lobelia è una genere di piante della famiglia delle Campanulaceae. Il nome del genere è un omaggio che fece Linneo al botanico belga Matthias de Lobel (1538–1616), fisico sotto Giacomo I d'Inghilterra. Alcune specie di Lobelia sono velenose: Lobelia cardinalis, Lobelia inflata, Lobelia siphilitica.
  Lupinus è un genere di piante della famiglia delle Fabacee, e consta di circa 120 specie. Presenta infiorescenze colorate di bianco, giallo e rosso. Alcune specie di origine americana hanno anche fiori blu. Nel Lupinus sono contenute una serie di proteine con elevato potere allergizzante (epitopi), dal peso molecolare di 43kD. Queste proteine spesso sono causa di allergie alimentari anche gravi specie nella prima infanzia
  La mancinella (Hippomane mancinella L.) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Euphorbiaceae, originaria della Florida negli Stati Uniti, delle Bahamas, dei Caraibi, del Centro America, e della parte nord del Sud America. [1]. Il nome “mancinella” è di origine spagnola, dove Manzanilla ha il significato di “piccola mela”, ed è dovuto alla somiglianza superficiale del suo frutto e delle foglie a quelle di un melo. Il nome attuale in lingua spagnola è infatti manzanilla de la muerte, cioè piccola mela della morte. Questo si riferisce al fatto che la mancinella è uno degli alberi più velenosi al mondo.
  Le Nicotiana tabacum sono piante perenni a foglia corta, appartenenti alla famiglia delle Solanacee, nel genere Nicotiana, originariamente diffuse nel Nord e Sudamerica. Il nome tabacco viene usato per parlare del prodotto ottenuto essiccando le foglie di queste piante. La piante, che si trova solo in coltivazione, sono le più comunemente coltivate tra tutte le piante del genere Nicotiana, principalmente per ottenere materiale per sigarette e sigari; Cresce ad un'altezza compresa tra 1-2 metri.
  Juglans è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Juglandaceae, comunemente note come noci. Sono alberi decidui, con altezza compresa tra 10 e 40 metri, a foglie pennate lunghe 200-900 mm, con 5-25 foglioline. Il nome del genere deriva dal latino Jovis glans (ghianda di Giove). La specie più conosciuta è Juglans regia, noto come noce da frutto o noce bianco.
  L'Abro (Abrus precatorius) è un arbusto della famiglia delle Leguminose diffuso nei paesi tropicali. È un legume con lunghe foglie e con semi rossi e duri, che possono essere utilizzati come perle per collane o per costituire strumenti musicali a percussione. I semi contengono una sostanza molto tossica (l'abrina, 75 mg/100g di seme), composta in realtà da quattro isotossine (abrina a, b, c e d) La pianta è originara dell'Indonesia ma cresce in aree tropicali e subtropicali dove tende ad avere carattere invasivo.
  L'oleandro (Nerium oleander) è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae. È forse originario dell'Asia ma è naturalizzato e spontaneo nelle regioni mediterranee e diffusamente coltivato a scopo ornamentale. L'oleandro ha un portamento arbustivo, con fusti generalmente poco ramificati che partono dalla ceppaia, dapprima eretti, poi arcuati verso l'esterno. I rami giovani sono verdi e glabri. I fusti e i rami vecchi hanno una corteccia di colore grigiastro. Le foglie, velenose come i fusti, sono glabre e coriacee, disposte a verticilli di 2-3, brevemente picciolate, con margine intero e nervatura centrale robusta e prominente. La lamina è lanceolata, acuta all'apice, larga 1-2 cm e lunga 10-14 cm.
  Ortica: alta fino a 200 cm, predilige luoghi umidi e ricchi di azoto meglio se ombrosi. Foglie grandi ovate e opposte, lanceolate, seghettate e acuminate. I fiori femminili sono raccolti in spighe lunghe e pendenti e sono verdi, mentre i fiori maschili sono riuniti in spighe erette. Fiorisce da maggio a ottobre. Foglie e fusti sono ricoperti da tricomi (peli) contenenti una sostanza urticante. Quando si sfiora la pianta, l'apice dei peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante formato principalmente da acetilcolina, istamina, serotonina e probabilmente acido formico.
  Papavero (Papaver L. ) è il nome comune di un genere di piante erbacee della famiglia delle Papaveraceae. Al genere appartengono 125 specie circa. La specie più nota è Papaver rhoeas, comunissimo nei campi all'inizio dell'estate. Papaver rhoeas in dialetto e' conosciuta come Papàver. Il papavero rosso o rosolaccio ha gambo eretto, alto da 60 a 80 centimetri, con foglie mediane non avvolgenti, aventi lobi oblunghi o aguzzi. Il suo fiore ha petali rossi, con una macchia nera alla base: sboccia da maggio a giugno e a volte anche in autunno, per una seconda fioritura. La pianta presenta setole rade, anche verso la sommita' dello stelo e sul contorno dentellato delle foglie, mentre il filamento dei suoi stami e' subulato. E' pianta comune e puo' crescere nei campi coltivati, tra il grano, lungo le siepi fino ai 1700 metri di quota. I suoi fiori e i suoi semi conservano le loro proprieta' anche dopo essere stati dissecati.
  La Lophophora è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Cactaceae; originaria del Sud America, deriva il nome dal greco lòphos (cresta) e phorèo (porto). La specie L. williamsii viene comunemente chiamata Peyote (= carne degli dei). Nei paesi di origine è conosciuta - oltre che con il nome di Peyote - anche con quelli popolari di Peyotl, Xicori ed altri ancora. Fra le specie maggiormente apprezzate e coltivate vi è la Lophophora lewinii (n.b. nome obsoleto, sinonimo di Lophophora williamsii).
  L'Euphorbia pulcherrima nota come Poinsettia o Stella di Natale è una pianta ornamentale originaria del Messico, nazione nella quale cresce spontaneamente e dove, allo stato selvatico, può raggiungere anche un'altezza fra i due e i quattro metri. Appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae, ordine Euforbiali (Euphorbiales), classe Dicotiledoni, divisione Angiosperme; all'interno del suo tronco e dei suoi rami vi è una sostanza lattiginosa (il lattice), leggermente irritante per la pelle ma altamente tossica per cani e gatti.
  Tipica pianta dei paesi tropicali (Asia, Australia, Madagascar), rampicante, volubile, con foglie distiche (una a destra e una a sinistra rispetto al ramo portante), ovali, spesso a picciolo dilatato, con radici aeree ai nodi. Le foglie giovani sono ovate, appuntite, di colore verde vivo con macchie giallo chiaro o bianche; le foglie mature sono cuoriformi e possono raggiungere, in alcune specie, anche la grandezza di 50 centimetri. Il Pothos è tra le piante da appartamento una delle più utilizzate, sia per la qualità decorativa e sia per la facilità di coltivazione, essendo una pianta poco esigente e di discreta resistenza alle condizioni ambientali tipiche degli interni
Primula è un genere di piante della famiglia delle Primulacee, originario delle zone temperate di Europa, Asia e America. Il nome deriva dal latino primus per indicare la precocità di fioritura che avviene subito dopo la scomparsa della neve, quando nei prati comincia a comparire l'erba. Comprende circa 500 specie di piante erbacee annuali e perenni, alte da pochi centimetri fino a diversi decimetri, con foglie basali a rosetta sessili o picciolate, fiori coloratissimi riuniti in ombrelle, capolini, grappoli o verticilli sovrapposti, circondati da brattee, sorretti da lunghi gambi. I frutti sono generalmente a capsula.
Ranunculus L. è un genere di piante erbacee spermatofite dicotiledoni della famiglia delle Ranunculaceae, che comprende 400-600 specie (secondo le varie classificazioni) originarie delle zone temperate e fredde del globo. I "Ranuncoli" sono dei fiori semplici ma eleganti provenienti dall'Asia. La conoscenza di queste piante è molto antica. I turchi chiamavano queste piante "Fiori doppi di Tripoli"; mentre lo scrittore e filosofo romano Apuleio (125 – 170) le nominava come "Erba scellerata" a causa della loro tossicità; i greci, più anticamente, avevano invece trovato il nome di "Batrachion"
Il ricino (Ricinus communis L.), unica specie del genere Ricinus, è una pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae. È originario dell'Africa tropicale, si è sparsa un po' ovunque nel mondo, dove il clima lo permetteva. Lo si ritrova in zone subtropicali, ma anche in zone con clima temperato. Il ricino si presenta sotto forma di una pianta erbacea o arborescente, annua o perenne secondo le condizioni climatiche della regione. Ha un' altezza media di 2-3 metri fino a raggiungere i 10 metri nel suo paese di origine.
Il rododendro e L'azalea e sono piante appartenenti al genere Rhododendron della famiglia delle Ericaceae, originario dell'Eurasia e America. Il nome deriva dalle parole greche ῥόδον (rhodon, rosa) e δένδρον (dendron, albero). Tale genere comprende oltre 500 specie, infiniti ibridi e varietà, di piante arbustive, che vanno da 40 a 90 cm[2], con chiome a portamento aperto, grandi, ruvide, ovali[3] o lanceolate[2], di colore verde scuro lucido[2] superiormente, più chiare o di colore rugginoso sulla pagina inferiore, con il margine glabro e revoluto[4], fiori semplici o doppi[4], dai colori vistosi, campanulati, con lobi a volte ondulati, riuniti in grandi mazzi, alle estremità dei rami.[4] Fioriscono fra la primavera e l'estate, a seconda della specie
Sambucus è un genere appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee che comprende specie arbustive di medio-grandi dimensioni talvolta in forma di piccolo albero, comunissimo lungo le siepi campestri, nei boschi planiziari e submontani e presso i casolari di campagna, nonché alla periferia delle città, dove rappresenta un relitto della vegetazione spontanea.
La fitolacca o solanus è un genere appartenente alla famiglia delle Phytolaccaceae comprendente circa 35 specie perenni arbustive, erbacee e arboree originarie delle regioni tropicali e subtropicali. Il nome generico deriva dal greco phyton (pianta) e dalla radice araba lakk (lacca), cioè lacca vegetale per il colore del frutto maturo che, se spremuto, secerne un succo viola intenso che macchia intensamente.
Sommaco: è un arbusto sempreverde, che può raggiungere altezze fino a 3 metri. Ha foglie pennate, lunghe 10-20 centimetri, con bordo seghettato. I fiori, di colore giallo-verdastro, sono riuniti in pannocchie. Fiorisce in maggio-agosto. I frutti, sono drupe di colore rosso-bruno; sono velenosi se consumati freschi.
Strelitzia Aiton è un genere di piante erbacee appartenente alla famiglia delle Strelitziaceae, originario dell'Africa australe. Comprende specie dalle grosse radici e grandi foglie persistenti. La specie più coltivata come pianta ornamentale è la Strelitzia reginae originaria del Sud Africa, a crescita lenta, con grosse radici e grandi foglie persistenti, erette, coriacee, ovali e allungate, con fiori dalla forma particolare, portati alla sommità di steli alti come le foglie (fino a 2 m), e che spuntano in sequenza per lunghi periodi da una spata dalla caratteristica forma a becco di airone, sono di colore arancio, giallo o blu intenso; altra specie da ricordare la Strelitzia nicolai originaria del Sud Africa, a crescita moderata, alta fino a 8 m grazie al falso tronco formato dalla base delle foglie, simili a quelle del banano, lunghe fino a tre metri con la lamina di circa 1,5 m, fiori riuniti in infiorescenze simili al becco di un airone di colore dal purpureo al bluastro scuro. Il frutto è una capsula triloculare all'interno della quale si formano i semi di colore nero con la parte esterna piumosa e colorata.
Taxus (Tasso) è un genere della famiglia delle Taxaceae (Conifere), sottodivisione delle Conipherophitynam, che comprende specie di alberi e arbusti sempreverdi dai 5 ai 25 m, originarie dell'emisfero boreale. L'unica specie presente in Italia è Taxus baccata L., specie prevalentemente sciafila, utilizzata però anche in piena luce come siepe ornamentale a discapito della sua elevata tossicità.
  Viscum è un genere di piante della famiglia delle Viscaceae (o Santalaceae secondo la classificazione APG). Il vischio è una pianta che infigge austori succhiatori nel suo ospite, per trarne nutrimento. E' parassita delle piante da frutto, quali pero, melo, mandorlo ecc., come pure di altri alberi quali quercia, olmo, betulla e biancospino. Assume la forma di un grosso cespuglio rotondeggiante, con rami sempreverdi, foglie coriacee e bacche sferiche biancastre. Nel nostro secolo viene scoperta la sua azione ipotensiva, ad opera di R. Gaultier (1938) che lo definisce "unico ipotensivo vegetale ad azione ben definita" Infine, numerose ricerche ispirate alla dottrina antroposofica di R. Steiner, sembrerebbero dimostrare una efficacia nel trattamento di forme diverse di carcinoma.
  La Vite americana o Vite del Canadà (Parthenocissus quinquefolia (L.) Planch., 1887) è una pianta rampicante della famiglia delle Vitaceae. Vite americana è un termine generico che viene comunemente utilizzato ad indicare numerose piante rampicanti di aspetto simile e tutte appartenenti alla famiglia delle Vitaceae. I tralci hanno 5 o 8 braccia e hanno viticci terminanti con ventose, si adatta meglio a strutture di sostegno per i tralci. Le foglie dalle cinque dita sono di sotto verdi biancastre, opache. I fiori da giugno a luglio sono invisibili e bianchi verdastri. A partire da settembre le bacche grandi come piselli sono cibo prelibato di uccelli. In autunno le foglie si colorano di rosso scarlatto. La vite americana ama un terreno ricco di nutrimento e prospera sia all'ombra che al sole. È diffusa come pianta ornamentale in tutto il mondo.
 

Kalanchoe è un genere di circa 125 specie di piante succulente della famiglia delle Crassulaceae, principalmente originarie del Vecchio Mondo. In seguito all'introduzione, ora alcune specie crescono selvatiche anche nel Nuovo Mondo. La maggior parte sono arbusti o piante erbacee perenni, ma alcune sono annuali o biennali. La più grande, la Kalanchoe beharensis del Madagascar, può raggiungere i 6 m di altezza, ma la maggior parte delle specie restano sotto il metro.

  Lauroceraso (Prunus Lauroceraso), arbusto sempreverde del genere Prunus originaria dell'asia minore e del'Europa orientale; importato in Italia durante il secolo XVI; trova impiego come pianta ornamentale e da barriera (siepe) grazie al suo fitto fogliame. Le foglie, ma soprattutto i frutti risultano velenosi all'uomo per la presenza di acido cianidrico ottenuto per saponificazione, in una dose di 50:80 (dove 50 è la mole delle drupe e 80 il peso in kg di un individuo) può essere letale.
La palma di sago, Metroxylon sagu, si trova nella foresta tropicale di pianura e nelle paludi d'acqua dolce del sudest asiatico e della Nuova Guinea ed è la principale fonte di farina di sago. Può tollerare un'ampia varietà di terreni e può raggiungere i 30 metri di altezza. Il genere Metroxylon comprende diverse specie: due delle quali, M. salomonense e M. amicarum, sono le meno importanti come fonte di sago in Melanesia e Micronesia. Le palme di sago crescono molto rapidamente, fino ad 1,.5 m del fusto in verticale all'anno. Il fusto è spesso ed è autoportante con una moderata attitudine rampicante. Le foglie sono pinnate, non palmate. Le palme si riproducono solo una volta prima di morire; sono raccolte all'età di 7-15 anni, poco prima della fioritura, quando i fusti sono pieni di amido immagazzinato per la riproduzione. Oltre al suo uso come fonte di cibo, le foglie e le spate della palma sono usate come materiale da costruzione e per i tetti di paglia. Con le fibre si possono fabbricare corde

Tratto da Wikipedia enciclopedia Libera